Risultati ricerca
Guerre & pace, Vol. 3 (marzo 1995), pp. 41-53
Abstract/Sommario: Lipparini F., Lettera da Sarajevo /Kosovo: è possibile prevenire la guerra? /Montagnani M., Osservatori di pace in Kurdistan /Maestri P., Italia. Il movimento che non c'è /Difendere il diritto all'obiezione /Somma G., A quando il Presepe sui fusti dei cannoni? /In Spagna crescono gli obiettori /Nicaragua. Una nuova iniziativa di solidarietà /Pelazza G., Un incontro per difendere Cuba /Stati Uniti. Silvia deve tornare /Tartarini S. (a cura), Campagna OSM
Giurisprudenza italiana, n. 3 (marzo 1995), pp. IV, 73-80
Abstract/Sommario: La famiglia come formazione sociale intermedia e come società naturale.La famiglia fondata sul matrimonio. Famiglia estesa e famiglia nucleare.La famiglia e le famiglie: pluralità di statuti legali.- Sui diversi tipi di matrimonio nelle esperienze di vita.- La famiglia di fatto: problemi e tendenze dei diritti contemporanei.- Interessi dei singoli componenti e interessi del gruppo familiare: il temna della soggettività in famiglia.Conflitti nella famiglia e mediazione. Arbitrato e medi ...; [Leggi tutto...]
Guerre & pace, Vol. 3 (marzo 1995), pp. 14-27
Abstract/Sommario: Zonca G., Labirinto di pace in Algeria /Documento: Piattaforma per una soluzione politica e pacifica della crisi algerina /Belli V., Palestina, l'annessione continua /Ferrario A., Analfabetismo di ritorno in Iraq. La Bulgaria tra embargo alla Serbia e Banca Mondiale /Rebuffini E., Montenegro: silenzio, prego! /Di nuovo guerra in Ruanda? /Negri N., Il rimpatrio dei Mon in Birmania /Cambogia: non è ancora pace /Messico. Ancora tensioni nel Chiapas
Guerre & pace, Vol. 3 (marzo 1995), pp. 56-60
Abstract/Sommario: 1 francese= 47 filippini.- L'erosione delle istituzioni democratiche.Democrazia in azione.- Tutto fumo e niente arrosto.- La democrazia rituale
Guerre & pace, Vol. 3 (marzo 1995), pp. 29-36
Abstract/Sommario: Kiselelev-Mursaliev S., Gli interessi in gioco /Tuscano F., La guerra cecena può incendiare il Caucaso
Guerre & pace, Vol. 3 (marzo 1995), pp. 8-13
Abstract/Sommario: Da decenni la Turchia reprime spietatamente la minoranza kurda: i carri armati girano per le strade, le carceri sono piene di detenuti politici, la tortura è abituale, gli aerei di Ankara violano senza problemi i cieli dell'Iraq. Ma la Turchia è un pilastro della NATO e la più salda roccaforte USA in Medio Oriente. Per questo nessuno vede, sente, parla. Intanto, la popolazione cerca di sopravvivere, divisa tra il sostegno alla lotta armata del PKK e il desiderio di una pacifica convive ...; [Leggi tutto...]