Risultati ricerca
Relazioni internazionali, Vol. 57, n. 22 (giugno 1993), pp. 16-23
Abstract/Sommario: Per la loro sopravvivenza industriale, gli Stati Uniti e la CEE potrebbero ignorare alcune delle loro dispute bilaterali e unirsi in una duplice strategia: costringere il Giappone a negoziare un accesso strutturale concertato al suo mercato e, perdurando le sue ostruzioni, negargli in futuro la clausola della nazione più favorita
Relazioni internazionali, Vol. 57, n. 22 (giugno 1993), pp. 44-51
Abstract/Sommario: Anche oggi che il comunismo non è più una minaccia per il mercato, il liberalismo economico coesiste con forme autocratiche di governo, benché queste ultime siano racchiuse dentro regimi che raggiungono le condizioni indispensabili per essere considerate democrazie. I casi di molti paesi latino-americani insegnano: Le democrazie reali da Lima a Brasilia
Relazioni internazionali, Vol. 57, n. 22 (giugno 1993), pp. 36-43
Abstract/Sommario: I serbi hanno condotto le operazioni militari in Bosnia con maggior efficacia che in Croazia, raggiungendo l'obiettivo prioritario di costituire territori liberi da gruppi etnici ostili. E' una strategia di logoramento e di accerchiamento a cui è sempre più difficile resistere
Relazioni internazionali, Vol. 57, n. 22 (giugno 1993), pp. 66-69
Abstract/Sommario: Per l'Italia, come per ogni altro paese, nel mondo post-bipolare non esiste più una molteplicità di politiche estere: tutti gli aspetti della politica, compreso quello militare, si fondono fra loro come le facce del medesimo solido
Relazioni internazionali, Vol. 57, n. 22 (giugno 1993), pp. 4-15
Abstract/Sommario: Se mettiamo da parte l'opinione comune secondo cui l'integrazione europea dovrebbe avere come fine ultimo quello dell'unione politica di tipo federale vediamo che l'unico pivot di potenza abbastanza forte da assumersi un ruolo egemone oggettivo in Europa - nonostante i vecchi timori - è proprio la Germania
Relazioni internazionali, Vol. 57, n. 22 (giugno 1993), pp. 78-87
Abstract/Sommario: Il consolidamento e successivo completamento del processo d'integrazione dell'Istmo centroamericano costituisce una sfida di notevoli dimensioni che, con coraggio, è stata ripresa a partire dal 1987. Dal punto di vista istituzionale, la situazione riflette perfettamente le complessità del processo
Relazioni internazionali, Vol. 57, n. 22 (giugno 1993), pp. 24-35
Abstract/Sommario: Mosca dovrà introdurre molti cambiamenti se vorrà convincere le sue potenzialmente prospere aree periferiche, come l'Estremo Oriente russo, che il centro può offrire più vantaggi che oneri e rappresentare in definitiva un'alternativa migliore di quelle offerte dai paesi confinanti